Rivoluzioni colorate (chi più, chi meno), manifestazioni pilotate, cortei filo-atlantisti, ma più di tutto quello che risalta agli occhi sono i manifestanti ben addestrati, e la logica ben definita con cui portano avanti le loro azioni contro i governi legittimamente eletti. Dagli stati post-sovietici qualche anno fa, passando per la Libia, la Siria, fino all’Ucraina ed al Venezuela, le tecniche e le strategie sono sempre le stesse, ed il marchio di fabbrica non si smentisce mai. Tanto è stato scritto e tanto materiale si trova in rete in merito a tale argomento, tra l’altro tutte tesi molto esaustive che riescono, con comprovata certezza, a tracciare un collegamento tra i poteri forti della NATO e coloro che manovrano i manifestanti nelle piazze, passando per i grandi finanzieri come George Soros agli agenti di influenza stranieri che hanno il compito di destabilizzare l’ordine sociale, dagli istituti privati come Optor che indottrinano le menti delle rivoluzioni sulle strategie da adottare fino ad arrivare a veri e propri addestramenti alla guerriglia urbana ed alla presa dei palazzi del potere (nemmeno Lenin saprebbe fare meglio). La mia quindi vuole solo essere un’aggiunta a già tante conferme che prende spunto da un video che ieri sera mi è capitato di vedere nel tg venezuelano di SUR-TV, in cui si spiega ai cittadini venezuelani la teoria del “golpe morbido” che stanno cercando di attuare le forze di opposizione finanziate dall’imperialismo, così come già successo in altre parti del Globo.
Di seguito il sunto delle 5 tappe del “Golpe morbido”:
1a Tappa: AMMORBIDIMENTO:
– generare matrici di opinioni su deficit reali o potenziali nell’attuale dell’attuale governo
– creare conflitti interni e promuovere il malcontento, appoggiando anche gruppi criminali
2a Tappa: DELEGITTIMAZIONE:
– manipolazione dei pregiudizi anti-governativi (anti-comunisti nel caso venezuelano)
– accuse di totalitarismo, campagne in favore della libertà di stampa e di parola
3a Tappa: INFIAMMARE LA STRADA:
– conflitti e mobilitazioni nelle strade
– lotta globalizzata delle per le richieste politiche e sociali
– protesta generale che enfatizza i fallimenti del governo
4a Tappa: COMBINAZIONI DI DIVERSE FORME DI LOTTA:
– organizzazione di marce per la presa di istituzioni emblematiche, anche in maniera armata
– operazioni di guerra psicologica, intente anche a creare un clima di ingovernabilità
– cercare di demoralizzare gli organismi di sicurezza pubblica
5a Tappa: FRATTURA ISTITUZIONALE:
– con azioni coordinate di guerriglia urbana si arriva alla presa dei palazzi del potere
– si mantiene la pressione nelle strade
– si costringe il Presidente alla rinuncia dei poteri
– si prepara il terreno ad un intervento armato
– sviluppo di una guerra civile prolungata
– promuovere l’isolamento internazionale